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Mission: Possible

Si è concluso da poco a Torino il corso di Social Media Marketing per la Cultura, che ho tenuto per conto di Fondazione Fitzcarraldo insieme a Luisella Carnelli.

Lavoro in gruppo durante

Lavoro in gruppo durante il corso

Come nell’edizione precedente, lo sforzo che abbiamo chiesto ai partecipanti è stato quello di posporre la naturale curiosità sugli strumenti e le tecniche, e di attraversare una valle di lacrime costellata di pericoli. Le sabbie mobili della mission; il deserto della definizione degli obiettivi; la zona umida dell’ascolto dei pubblici; il nido di vespe della scelta di criteri di misurazione dei risultati. E infine un autentico girone della morte: diventare consapevoli che lavorare col digitale nella cultura, in Italia, oggi, significa prendersi la responsabilità del cambiamento istituzionale e dello sviluppo della leadership.

Solo dopo ci siamo concessi un’analisi degli strumenti a disposizione – e questo ha permesso di affrontare e fissare un punto che nelle istituzioni culturali italiane non è acquisito, ma che viene invece chiesto dalle politiche europee, dai più bravi della classe in giro per il mondo, e da chi è disposto a finanziare la cultura: i social media e il digitale hanno senso solo se non sono pensati come “qualcosa d’altro” rispetto all’istituzione.

Chiara Bernasconi, Assistant Director del Dipartimento di Digital Media del MoMA di New York è stata con noi in collegamento hangout durante il secondo giorno, e ci ha raccontato l’approccio del grande museo americano al digitale. Ecco una delle sue slide: la rivoluzione copernicana per mettere il visitatore al centro della progettazione museale è stata il punto di incontro tra le nostre discussioni e la sua testimonianza.

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Io, per dire, sono ipercurioso dei giochi in sviluppo da parte del MoMA

Il corso si è concluso con una doppia sessione de “Il Virus“, il gioco di ruolo da me ideato per provare a sviluppare una strategia digitale. Sono rimasto colpito dal talento, dalla capacità di collaborazione e dalla resistenza allo stress di tutti i partecipanti.

Molte delle domande più bollenti di #fitz_smm2016 restano solo eroicamente abbozzate: come adottare nei musei una cultura del dato, se i dirigenti sono i primi a rifiutarla –  o perché non compresa, o perché compresa fin troppo bene e detestata? Come raggiungere e coinvolgere i pubblici refrattari? Come impostare una strategia digitale senza soldi, senza tempo e senza competenze? Come evitare che i giocatori di Pokemon GO si spalmino sul colonnato?

La prossima edizione del corso si svolge sempre a Torino dal 16 al 18 novembre 2017.

Con Fitzcarraldo stiamo poi lavorando per sviluppare ulteriori momenti di approfondimento rivolti a chi ha già frequentato SMM, più orientati al lavoro progettuale-pratico e alla condivisione di opportunità lavorative.

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